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I piemontesi hanno fama di possedere una tenacia stolida, un carattere affidabile e ben poco portato al rischio. Tuttavia, la storia è popolata di piemontesi avventurosi ? per quanto possa sembrare una contraddizione in termini l'accostare l'avventura alla "piemontesità". Che siano missionari religiosi, laici militari, accademici o diplomatici, uomini dediti al commercio o scalatori professionisti, gli esploratori piemontesi del passato sono tutti accomunati da spirito di avventura, desiderio di scoperta e una discreta dose di incoscienza. Paradossalmente, rappresentano l'emblema stesso del concetto di bugianen, e cioè di soggetti incredibilmente caparbi, tenaci, risoluti, decisi a tutto. A costo di contrabbandare i luoghi natii con le vette dell'Himalaya e del Nanga Parbat, con i vicoli di Tientsin in piena rivolta dei Boxer, con la Valle del Nilo e i suoi trafficanti di antichità o con la Terra del fuoco e i suoi indiani Aónikenk. Piemontesi ai confini del mondo racconta di loro, ricostruendo viaggi e percorsi con l'aiuto di mappe, timeline, fotografie e illustrazioni.